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Divisioni

Ginecologia e Ostetricia

Che cos'è la ginecologia

La ginecologia è una branca della medicina che si occupa della fisiologia e della patologia inerenti l'apparato genitale femminile. Si avvale della figura professionale del medico specializzato in ginecologia e ostetricia, che si occupa della donna in tutte le fasce d'età, dalla pubertà, nel periodo fertile, in gravidanza, in menopausa e nella postmenopausa. La ginecologia si occupa anche delle problematiche legate alla sfera riproduttiva ed alle tecniche di fecondazione assistita.

La visita ginecologica

La visita ginecologica è una valutazione dell'apparato genitale: vagina, utero e ovaie; tale visita va fatta precedere dall'acquisizione di tutti gli elementi clinici della paziente con un'anamnesi generale (pregresse malattie, interventi chirurgici), specifica ginecologica (età del menarca, caratteristiche del ciclo mestruale, eventuali alterazioni) e ostetrica (pregresse gravidanze o aborti): questo consente l'instaurarsi di una conoscenza e di una relazione più approfondita tra medico e paziente. Questo è particolarmente importante nei primi incontri, soprattutto se si tratta di ragazze molto giovani perché consente, rispettando i tempi di ciascuna ragazza, che la visita venga vissuta in modo più sereno, come meno intrusiva della propria intimità e, nello stesso tempo, permette al Medico di raccogliere informazioni importanti. Tale visita, in condizioni di normalità, non è dolorosa e viene svolta con la paziente stesa sul lettino e le gambe appoggiate ad appositi poggiagambe: esaminati i genitali esterni, si introducono una o due dita di una mano in vagina e con l'altra mano appoggiata sulla zona sovrapubica e le regioni a lato, si valutano l'utero e le ovaie; si completa l'esame introducendo in vagina uno speculum che permette, con l'aiuto di una lampada di vedere il collo dell'utero e le pareti vaginali. Se non ricorrono situazioni particolari, la visita o meglio ancora, l'esplorazione vaginale si esegue nelle donne che hanno già avuto rapporti sessuali; in caso di necessità nelle donne vergini questa parte della visita viene sostituita da un esame non invasivo chiamato ecografia transaddominale. Funziona sul principio degli ecoscandagli delle navi: una sonda appoggiata sulla regione sovrapubica invia delle onde di una particolare lunghezza d'onda (ultrasuoni) all'interno del corpo e il modo in cui queste vengono riflesse "disegna" l'immagine degli organi visualizzandoli su un monitor. La visita ginecologica completata dall'Ecografia pelvica permette di individuare eventuali patologie (fibromi uterini, polipi endometriali, endometriosi, cisti ovariche, etc.).
La prima visita dovrebbe avvenire dopo l'inizio dell'attività sessuale ed essere ripetuta con scadenza annuale o biennale per tutte le donne.
Altro esame al quale si sottopone la paziente durante la visita ginecologica è il pap- test, ovvero un prelievo assolutamente indolore di cellule del collo dell'utero. Il materiale così raccolto viene strisciato su di un vetrino ed esaminato al microscopio. L'esecuzione a cadenze regolari permette di cogliere eventuali alterazioni cellulari e, nel caso di modificazioni di non chiaro significato, di procedere ad un approfondimento diagnostico. E' importante quindi per diagnosticare precocemente il tumore del collo dell'utero o lesioni precancerose.

Gravidanza

Il monitoraggio della donna in gravidanza prevede controlli clinici periodici (1° visita consigliabile intorno alla 7°-8° settimana) e visite successive con cadenza mensile.
Lo screening ecografico fetale prevede tre ecografie da eseguire durante la gravidanza e precisamente: la prima tra la 11° e la 12° settimana, la seconda tra la 19° e la 21° (la cosiddetta Ecografia Morfologica) e la terza e ultima tra la 29° e la 31° settimana.

Prestazioni
  • Transaddominale
  • Transvaginale